Raduno a Udine del 155° Gruppo Artiglieria “Emilia”

Il 7 aprile 2019 gli artiglieri che l’11 settembre 1992 con il loro ultimo Comandante, il Ten. Col. Pasquale Martinello, hanno appuntato il cuore sulla bandiera del 155° “Emilia”, che lasciava il reparto operativo per la custodia presso il Museo Sacrario delle Bandiere al Vittoriano di Roma, si sono ritrovati a Udine.

Un ritorno per rendere il giusto ricordo al loro Gruppo e ai suoi caduti in tutti gli eventi sia in pace che in guerra. Il 155°, costituito il 1° Dicembre 1941, nella sua storia ha operato in Montenegro e alle Bocche di Cattaro dove ha meritato la medaglia di bronzo al valor militare. Nel 1947 giunge in Friuli e si stabilisce in sedi provvisorie quali Martignacco, Colloredo di Montalbano e Fagagna prima di entrare nella Caserma “Osoppo” di Udine, dove nel 1964 conbluisce nel 27° Artiglieria. Il 1° Gennaio del 1976 il 155°rinasce alla Caserma “Antonio Cavarzerani” di Udine come Gruppo di Artiglieria Pesante Campale, inquadrato nella Divisione Meccanizzata “Mantova”.

Nel 1976 è impegnato nelle operazioni di soccorso alle popolazioni friulane terremotate per le quali guadagna la medaglia di bronzo al valore dell’esercito.

Nel 1981 il reparto cambia armamento con gli FH70, obici da 155/39, e perde nella sua denominazione quel “semovente” che lo aveva caratterizzato con gli M109‐G.

L’11 Settembre 1992 si ferma la sua storia operativa del XX secolo contribuendo alla ricostituzione del 5°Rgt. Art. Pe.Cam. “Superga”.

Il personale dell’’’Emilia” però, sotto la spinta di molti suoi Artiglieri, Sottufbiciali ed Ufbiciali perpetua ed onora ancor oggi, dopo ventisette anni della sua chiusura, tutti gli avvenimenti, fatti, personaggi ed eroi che hanno caratterizzato la sua storia e quella della Nazione. A loro, con la vicinanza del labaro dell’AN.Art.I. della Sezione di Udine, i due vecchi Comandanti Francesco Rimicci e Franco Dal Bianco e tutto il numeroso personale intervenuto hanno dedicato i sacri momenti celebrati con la S. Messa presso la Chiesa del Redentore di Udine. La meravigliosa giornata è stata coronata da momenti di particolare intensità e passione con un insuperabile menù presso un noto locale posto sulla napoleonica a Castions di Strada. Un grazie di cuore va ai colleghi Claudio Santaguida e Pantaleone Orfanò che si sono anche adoperati a che uno squisito ricordo della giornata, di cabernet sauvignon riserva, vesta l’angolo “enoteca” di ogni intervenuto: la preziosa bottiglia con l’artiglieresco stemma araldico del 155° “Emilia”.

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